E se ne va, forse,ma speri che non sia vero, anche Zanetti.
Non potevi non rendere omaggio a quello che è stato al tempo stesso l'avversario di mille battaglie (avversario, ma mai nemico) e un esempio vivente di ciò che c'è di bello nel calcio. Ti ha fatto soffrire in tante sfide, è stata una costante spina nel fianco, il portabandiera della tua più grande rivale. Ma prima di tutto è stato ed è oggi un Campione (con la maiuscola) e un modello da seguire e salutare alzandosi in piedi e applaudendo.
Un avversario. Di cui sai già che, sia quando sia, sentirai la mancanza.
Firmato: uno juventino.
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