giovedì 21 marzo 2013
Nathan Never #262. L'ultimo regalo
Taciturno ed essenziale. E pure molto carismatico
E poi ti capita una storia di Nathan Never dove il protagonista diventa, per una volta, un bassista carismatico che parla poco e agisce molto e senza fronzoli inutili. O ancora, per dire, una storia che ruota attorno ad un dramma familiare che coinvolge padre e figlia come è capitato ad un ben protagonista che però, sorpresa eccellente, fa la parte del convitato di pietra e non ci tartassa con l'ennesimo riassunto ma ci dice tutta con una sola semplice e pure poetica frase : "un' altra nave che naufraga nel mare della colpa". Senza dare altre spiegazioni perché, per chi segue la serie da anni, ha già detto tutto e anche di più.
Pochi, ma buoni. Molto buoni
A piacerti particolarmente è la scelta (non nuova e sempre molto apprezzata) di utilizzare pochi personaggi (anzi.....in pratica solo due, visto che il protagonista/bassista già lo conosciamo) e di approfondirli senza mai cadere in ovvietà e facilonerie. Il risultato? Che dal mazzo ne esce una storia fondamentalmente molto umana. Dove a "molto umana" equivale "estremamente avvincente e appagante".
E un pizzico di sorpresa
Mettici anche che di tanto intanto la storia ti lascia anche sorpreso di fronte ad alcuni sviluppi e al continuo ribaltamento dei ruoli. E il bello è che il tutto succede per merito di una narrazione sempre coerente. Se vi sembra poco...
Quel pizzico di fantascienza che ti piace
E c'è pure quel tocco di fantascienza vecchio stile che muove le fila della storia senza eccessi e castronerie. Si parla, chi ha letto capirà, del Neural Eye, ossia di un'idea che sembra uscita dai primi anni di Nathan Never (e ricorda l'impianto neurale descritto dallo stesso Rigamonti nel Gigante dello scorso anno...che non a caso ti era piaciuto parecchio) e che da alla storia quel qualcosa in più.
Toffanetti fa sempre la sua figura
Tempo fa (anche se adesso come adesso non ricordo in che post) ti lamentavi del fatto che Toffanetti era sparito dalla serie regolare (se non erro dalla doppia "Minaccia Nucleare", NN#236-237). Immagini che a molti quel suo tratto non piaccia. A te invece è sempre piaciuto un sacco perché ti è sempre parso perfetto per rappresentare atmosfere buie e storie drammatiche. Oh, sarà il caso, ma ti è piaciuto pure stavolta....
Valutazione
Soggetto: 8
Sceneggiatura: 8.5
Disegni: 7.5
P.S. : grazie alla quantità ridotta di colori assurdi (verde atomico, rosso menopausa e giallo accecante) stavolta la copertina è venuta bene...
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