mercoledì 29 marzo 2017

Iron Fist - la recensione della serie Netflix

Partiamo da una premessa fondamentale: del personaggio di Iron Fist non conosco praticamente nulla. Non conosco la sua storia editoriale ne quindi la sua versione su carta. Quindi ho visto la serie senza alcun metro di paragone e senza alcun pregiudizio. 

La storia
In breve e rimanendo nel vago: Daniel Rand torna a New York dopo 16 anni. Seguiranno casini sia con quello che resta della sua "famiglia" sia con le oscure figure che governano il crimine cittadino. Graditi ospiti: la Mano e qualcuno che doveva essere morto ma non lo è. 
Seguono considerazioni.

Considerazioni 
Iron Fist è la prima serie prodotta da Netflix e ambientata nell'Universo Marvel a non averti convinto del tutto e a non esserti piaciuta al 100%. I problemi stanno nel ritmo, in alcuni personaggi centrali e, porca vacca, nei combattimenti. E c'è qualcosa da dire anche sulla storia di per se. Mettiamo subito in chiaro: "non mi è piaciuta al 100%" implica che non mi ha fatto impazzire, ma questo non vuole dire che sia una brutta serie o che mi abbia dato fastidio seguirla. Siamo di fronte ad un prodotto che ha comunque tutti i pregi di una serie Netflix e quindi ha una regia (nel senso vero del termine), degli attori che recitano per davvero e il solito elevato grado di cura nel montaggio, colonna sonora e fotografia. Ecco, ricordiamoci di questo e ricordiamoci che tra il "capolavoro" e la "merda" ci sono moltissime sfumature. Torniamo a noi e andiamo per punti.

venerdì 24 marzo 2017

La terra NON è piatta. Spiegato in modo molto facile.

A 30 anni mi trovo a spiegare una cosa che pensavi fosse nota anche ai gibboni.
La speranza è che una massa di terrapiattisti si incazzi. Mi piace far incazzare le persone. Specie quelle che considerano la scienza una pura opinione. 


martedì 7 marzo 2017

Logan - The Wolverine. La recensione


Impatto 
Prima scena.
Notte. Logan appare invecchiato, stanco e da l'impressione di aver accumulato un certo numero di brutte giornate. No, molto più brutte.
Dei bulli lo prendono in giro mentre guarda cantieri stradali.
Segue tanto sangue.

giovedì 2 marzo 2017

The Who, una magia che non smette di incantare


Il genio è uno spiritello che si diverte ad allietare e migliorare le nostre giornate e le nostre vite.
Quello stesso spiritello, nei suoi momenti migliori, ci ha regalato il blues.
Poi, non pago di regalarci emozioni immense, ci ha donato anche musicisti in grado di partire dal blues e creare qualcosa di magnifico: il rock. In tutte le sue ibridazioni e contaminazioni. Il rock, perchè al mondo si può vivere per molto meno, ma se hai l'arte a portata di mano perchè non approfittarne? 
Beatles,  Rolling Stones, Cream, The Animals, Led Zeppelin, Ten Years After, King Crimson, Pink Floyd e tanto ancora. Tanto al punto da farti dire che almeno musicalmente Londra non ha mai smesso di essere Impero. 
E un impero ha una corona e a sua volta la corona ha un gioiello che risplende più degli altri. Si, quel gioiello sono gli Who.
Perchè erano tante cose al tempo stesso, ma sopratutto perchè ogni volta che ascolto gli Who mi sembra di ascoltare decenni di musica successiva condensati in un solo gruppo ed in una sola testa, quella di Pete Townshend.