Presente quel discorso che si faceva un mese fa su questa nuova serie? Ecco: se due indizi fanno una prova allora possiamo dire che in Bonelli ci hanno visto giusto quando hanno deciso di lanciare questa nuova collana. E sarà anche, nel caso di specie, per merito di Roberto Recchioni (da sempre uno dei tuoi autori preferiti) e di una prova della madò di Andrea Accardi? Eh, si, diciamo proprio di si.
Un po' che della storia ti è piaciuto tutto. I tempi che sono sempre perfetti e non ti annoiano mai; le atmosfere pregnanti del Giappone feudale che fanno sempre il loro effetto; una sfilza di duelli elettrizzanti; pochi personaggi ma tutti così carismatici che scalciano culi, fanno il giro, ti dicono ciao dandoti una pacca sulla spalla e tornano a rimettersi in coda.
Ma soprattutto ti è piaciuto il fatto che spesso e volentieri la storia vada fuori dai classici schemi bonelliani. Non in maniera eclatante magari, ma abbastanza da lasciare il segno.
E poi ci sono i disegni di Accardi. Al di la di un certo, gradevolissimo, richiamo allo stile manga (senza che per questo l'autore rinunci a nulla di suo) ho trovato meravigliose alcune pagine in particolare (tipo: 38-39-40-41, 57, 62-63, tutta la sequenza da pagina 76 a pagina 97) e clamorosamente riuscite le raffigurazioni dei protagonisti. Senza tralasciare i duelli...
Verrebbe da dire "un ottimo affresco del Giappone feudale, ecc...". Un po' monotono. Meglio: un albo divertente e intenso, da leggere e rileggere e disegnato a meraviglia. E che volete di più?
Valutazione
Soggetto: 8
Sceneggiatura: 9
Disegni: 9
Ah la copertina! Del primo numero si diceva che era molto bella anche se lo si capisce solo "dal vivo". Questa è ancora meglio.
P.S.: poi tenete presente che a me il genere piace davvero molto...
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