venerdì 5 aprile 2013

Dampyr #157. La furia di Thorke

E quindi cala il sipario su un nemico che per anni ha tormentato Harlan. Anzi: sul peggiore dei suoi nemici. Finale che non sorprende poi molto visto che solo pochi mesi fa si era chiusa anche la storia di Lisa, ma che certamente poteva essere nettamente migliore....

Storia
Onestamente le prime 35 pagine sono l'equivalente di un sedativo. Ma per cavalli. L'inizio è lento, verboso, carico di riassunti francamente insopportabili (in pratica ci viene fatto un riassunto dettagliato della vita di ogni personaggio....grazie, ma facevamo da soli..) e di secchiate d'acqua per allungare il brodo. Poi, all'improvviso diventa interessante. Basta un viaggio nella Dimensione Nera per ridestare il lettore oramai prossimo alla frustrazione. Da li in avanti la storia si fa rapida e piacevole. Ma solo fino ad un certo punto.
La cosa che proprio non mi è piaciuta è l'idea di coniugare nello stesso albo la caduta di Thorke e l'inizio della rivoluzione nella Dimensione Nera. A rimetterci è il Dio Cannibale che muore in una scena marginale, priva di quel pathos che sarebbe dovuto spettare di diritto a un personaggio che da oltre 10 anni rappresentava la nemesi del protagonista. Insomma il paradosso di una morte in tono minore per un nemico di caratura superiore. Va da se che questo ha comportato anche un allungamento eccessivo del finale, che di per se è stato abbastanza mediocre.

Disegni
Per fortuna che c'è Nicola Genzianella. Una prova straordinaria che trasmette alla perfezione le atmosfere da incubo della Dimensione Nera e l'aura demoniaca di Thorke. Anzi: molto spesso sono le sue tavole ad appassionare laddove la storia lascia abbastanza delusi...

Insomma
Per farla breve diciamo che questo albo rappresenta l'apoteosi delle occasioni perse e raffigura alla perfezione la fase di stanca che la serie sta attraversando da un bel po' di tempo.....

Valutazione
Soggetto: 5
Sceneggiatura: 5
Disegni: 8.5






3 commenti:

  1. Leggo sempre volentieri le tue recensioni. Continua così. Volevo solo dirti che andando a spulciare indietro nel tuo blog, hai elogiato un filotto di ben quattro numeri, da settembre a dicembre dicendo che era un bel periodo per la serie. Adesso te ne sono bastati tre che non ti hanno entusiasmato per dire che la serie attraversa un periodo di "stanca"? E' questo il problema dei prodotti seriali. Noi lavoriamo sull'arco di ANNI e di macrostorie. Ai lettori basta una piccola delusione per vedere il buio, Ma è una questione di corsi e ricorsi. Erlik arriva quest'estate (ma magari ti deluderà pure lui... chissà). Un saluto!


    Mauro Boselli

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  2. Grazie mille per il commento...dal papà della serie proprio non me l'aspettavo ed è una sorpresa più che mai gradita!
    Diciamo che è vero che si fa in fretta a dare un'opinione troppo generica sullo stato di un prodotto seriale e che spesso la cosa sia abbastanza velleitaria da parte nostra (per nostra intendo i lettori in generale)e che, anche se a volte me ne scordo, cerco sempre di rendere chiaro il fatto che si tratti di un parere esclusivamente personale, non di un parere oggettivo e assoluto.
    Insomma: le critiche sono dovute ai miei gusti personali, non a valori assoluti....e ci mancherebbe che fosse diversamente :-)

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