mercoledì 20 febbraio 2013

Murakami Haruki. 1Q84. Libro 3, Ottobre - Dicembre.

Incipit
Della prima splendida parte avevamo parlato qui a suo tempo. Andate a darvi una rinfrescata.

Secondo incipit
Poi ci soffermiamo un momento su una serie di elementi legati all'edizione italiana. Due elementi. Il primo riguarda le dinamiche della pubblicazione. Capisco che in Giappone il libro sia stato pubblicato in più parti. Non capisco invece perchè la nostra editoria sia sempre così mediocre. Quando in Italia uscirono le prime due parti in Giappone l'opera era già conclusa. Costava tanto ridurre i tempi? Era necessario far aspettare mesi il lettore?? Secondo e quasi imbarazzante punto: lo spoiler in quarta di copertina? Ma stiamo scherzando? Ok, andiamo oltre.

Il libro
Vendendo al libro vero e proprio cosa possiamo dire? Che è un bel libro e conclude degnamente una storia a tratti meravigliosa, carica di segreti, misteri irrisolti e irrisolvibili e con una tensione latente sempre pronta ad esplodere. Ma devo anche dire che questa parte conclusiva mi è parsa al di sotto di ciò che l'ha preceduta. E , quasi infamante per un autore come Murakami, mi è sembrata quasi un'opera scritta "di maniera". Ed è la prima volta che mi viene alla mente una simile definizione per un suo libro. Chiaramente lungi dall'essere un'operazione commerciale e lontanissima dall'essere frutto di scarsa fantasia e pur sempre opera di enorme qualità. Ma pur sempre una minestra un po' allungata. Prendi Ushikawa. Il personaggio è chiaramente molto interessante con tutti i suoi difetti fisici e la sua personalità molto razionale. Si capisce anche che la sua funzione è quella di rendere vago il sottile confine tra bene e male. Ma il suo contributo si riduce spesso ad un riassunto di quanto già letto nelle prime due parti e solo la fine della sua avventura riesce a dargli una qualche rilevanza.
Stesso discorso per Aomame. Costretta ad una situazione di clandestinità finisce per essere, alla lunga, monotona e lontana anni luce da quella donna affascinante e straordinaria di cui ti eri affezionato.
A conti fatti mancano anche due elementi che di solito caratterizzano le opere di Murakami, ossia l'affascinante affresco di riflessioni profonde e di citazioni di opere e musiche. Forse l'atmosfera cupa del finale non lo permette. Ma sono ancora reduce, emotivamente, dalla lettura di Kafka sulla spiaggia.....

Certo: il finale è straordinario e ricco di suggestioni e di nuovi dubbi che non saranno mai risolti e l'opera nel complesso è di qualità superiore. Resta però il fatto che forse mi aspettavo qualcosa di più. Ma magari sono solo incontentabile. Un opzione da non scartare.


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