La lunga discesa
C'è il Matt Fraction che scrive le avventure di Iron Man.E lo fa bene.Demonio (il ciclo precedente a questo e che ne costituisce l'antefatto) ti era piaciuta parecchio per tante ragioni legate alla tensione narrativa e alla capacità dell'autore di trasmettere la sensazione di un cappio che si stringe inesorabilmente attorno al collo di Tony Stark.
Qui siamo forse un gradino più in basso, ma la lettura resta godibilissima e ci sono parecchi sviluppi che ti tengono li incollato alla pagine. Ottima anche la parte del Mandarino che per una volta riesce alla perfezione nel doppio ruolo di stratega e di pericoloso psicopatico. Insomma: non resta che attendere il prossimo capitolo di questo piacevolissimo ciclo narrativo.
La grande vaccata
E poi c'è il Matt Fraction che scrive le avventure di Thor. E lo fa maluccio...
Ti eri illuso, dopo la buonissima "Il potente Tanarus" che potesse seguire qualcosa di buon livello. Ed invece ne esce una storia che per ora ti sta facendo alzare notevolmente il sopracciglio. E qualche volta di fa venire in mente un film di serie B. Passi che l'Incantatrice non compare quasi mai e il suo ruolo ti pare incomprensibile (ma questo può anche essere un bene...), ma tutta la parte con il Tonante addormentato che fa brutti sogni, con il ragazzo diversamente metal/dark e l'eroe da copertina di un album dei Manowar proprio non la reggi. Neanche sforzandoti.
La rivolta
Senza infamia e senza lode. Con una trama abbastanza classica e spesso prevedibile. Una conclusione intuibile e che rispecchia le necessità della continuity e qualche sorpresa non troppo riuscita. Per ora senza dubbio la testata Ultimate meno interessante e che necessità forse di una svolta....ma staremo a vedere.
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