lunedì 17 settembre 2012

la scelta di Lisa. Dampyr #150


Un bel numero, una bella storia, un sacco di suggestioni come non si vedeva da un bel po' di tempo e infine un colpo di scena che colpisce dritto al cuore del lettore. Altro? Beh, si: i disegni di Lozzi che fanno un gran bene alla vista.

La Bonelli aveva annunciato l'avvio di una saga che avrebbe dovuto rilanciare la testata. In effetti, e lo avevamo già detto , era da circa 2 anni che la serie languiva in un limbo di storie sempre meno interessanti.
Il primo numero di questo rilancio, lo dico a scanso di equivoci, (che somiglia molto a quello appena conclusosi sulle pagine di Nathan Never) è andato perfettamente a segno.
Si torna all'impossibile amore tra Harlan (che qui compare davvero pochissimo) e Lisa (vera protagonista e come sempre estremamente intrigante). Torna anche Jeff Carter e  se possibile il suo personaggio non è mai sembrato tanto riuscito come in questa occasione. Torna Thorke con il suo odio per il Dampyr. E torna anche un po' di Horror che fa sempre bene.
Si parla di una storia dalle tinte cupe, dominata dal pessimismo di fondo che fa presagire una qualche tragedia. Salvo che Boselli, giocando meravigliosamente con la trama, riesce per tutto il tempo a farci sperare nel contrario per poi colpire nel segno proprio alla fine. Una fine che è l'inizio di una nuova trama e di una nuova vita per Harlan, il quale dovrà necessariamente uscire trasformato da quanto avvenuto.

Lozzi fa un lavoro straordinario. La tristezza di fondo e la rassegnazione che accompagna tutta la storia traspaiono alla perfezione. Notevoli le apparizioni di Arne Kellerman a cui l'artista imprime tanta ferocia e follia da farlo sembrare reale.

In conclusione: un grande albo molto ben disegnato. Un numero fondamentale nella continuity di Dampyr che restituisce smalto a una testata che sembrava un po' stanca.

Valutazione
Soggetto: 8
Sceneggiatura: 8.5
Disegni: 8.5


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