mercoledì 5 settembre 2012

Qualche erede fallito di di Maradona?

Prima era Diego. Poi venne il vuoto da cui seguì il verbo.  

tanto per mettere i punti sulle i


Nel mezzo una vagonata di giocatori la cui carriera è andata a rotoli nel momento preciso in cui sono stati paragonati al Pibe. Vediamo qualcuno di questi poveri sfigati. 

Ariel Ortega 

Arrivato in Italia al prezzo di uno spropositone di soldi (23 miliardi mica castagne) e per la precisione alla Sampdoria, dimostra subito di essere un cazzone epocale. Con la bellezza di 8 gol in 27 partite, una voglia di fare da operaio dell'Enel in ferie contribuisce alla conquista di una gloriosa retrocessione. Scappando dai coltelli e dai proiettili sparati dai tifosi doriani capita, loro malgrado, a Parma. Ortega si fa amare anche li con la bellezza 18 presenze di troppo e ben 3 gol. Nel mezzo si infortunava di continuo, che a confronto Pato è sanissimo. Ancora una volta deve approfittare della notte per espatriare. 
Nel mezzo comunque (1998) regala una prova sopraffina ai mondiali. Si fa espellere nel bel mezzo dei quarti di finale e mezzo secondo dopo l'Argentina perde. Ragion per cui in Argentina lo conoscono come "il coglione" e  si toccano ancora le balle quando lo sentono nominare. 
Ultima perla da Pibe dei poveri la regala in Turchia. Dove rifiuta di andare per giocare con il Fenerbache che lo ha ingaggiato. La squadra lo prende bene e lo denuncia. L' Uefa la prende ancora meglio e lo multa per 10 milioni.... Sfigato e povero in canna.
Oggi ha cambiato vita e  fa quello che avrebbe sempre dovuto fare. Si è dato all'alcolismo.  

Javier Saviola

Saviola era anche bravo a dire il vero. Non fosse stato argentino avremmo parlato di un ottimo calciatore. Solo che c'è quella nomea del nuovo Maradona che porta sfiga come le canzoni di Masini. E quindi niente.
Grandioso con il River Plate. Arriva al Barcellona dove Van Gaal e Rijkaard dimostrano di credere molto in lui spedendolo quasi sempre in tribuna. E alla domanda "ma Saviola?" il presidente del Barca rispondeva tappandosi le orecchie e urlando TRA-LA-LA. Comincia a girare tutte le squadre europee e sembra anche sul punto di arrivare alla Juve che però decide, chissà come, che è meglio comprare un attaccante diverso e più fisico...Ibra. E fanculo a Saviola. 
E alla fine è ancora li. Al Malaga....sfigatissimo ... 

Juan Roman Riquelme 

Ora....Saviola e Ortega sono attaccanti. Questo è un centrocampista. Già la nomea porta sfiga....ma appiopparla al giocatore nel ruolo sbagliato è sadismo allo stato puro. 
Ciò detto di lui ricordiamo: una partecipazione priva di gloria al Barcellona, un rigore fallito in semifinale di Champions quando giocava con il Villareal. Poi lo hanno legato, imbavagliato, messo in una cassa di legno e rispedito in Argentina dando la sua foto ai guardacoste spagnoli.

Pablo Aimar 
Soprannominato, benevolmente, El Payaso.
Aimar era davvero forte e al Valencia faceva la differenza. Solo che ha sofferto della classica sindrome da calciatore sudamericano (fatta eccezione per Zanetti...) e quindi superati i 26 anni ha smesso di fare la differenza.
Oggi gioca al Benfica. E niente, non è mai diventato quel fenomeno che tutti pensavamo. 

Andrès D'Alessandro 
Ve lo ricordate? No? Peccato.
Per lui si era scatenata mezza europa. Alla fine va al Wolfsburg per un vagone di soldi. Buttati nel cesso. E infatti lo rimandano a casa dove ha quasi fatto perdere le tracce. Così impari a dire di no alla Juve.... stronzo! 




Nessun commento:

Posta un commento