mercoledì 18 settembre 2013

Nathan Never #266 - 268. Guinea Pigs . Recensione.... tra alti e bassi.


Il mese di settembre è chiaramente quello delle recensioni lunghe (dopo quella di Dragonero) e si sa (credo) che a te lo storie lunghe piacciono moltissimo.

Ma veniamo a noi. 
Può una storia essere al contempo molto bella eppure piena di note stonate che ti ricordano il suono di una motosega all'interno di un'orchestra sinfonica? Può, eccome.
E può una storia potenzialmente bellissima essere deturpata in maniera considerevole da una sola "dabbenaggine" (tra virgolette perchè è una considerazione assolutamente personale, non certo oggettiva)? Può, eccome. 

La trama 
La storia in se e per se, al netto dei suoi protagonisti e di alcuce trovate,è la cosa più riuscita. Ci sono due serial killer che agiscono secondo un modus operandi completamente diverso eppure collegati tra loro in modo incomprensibile. Attorno a questo ruotano altri elementi cari ai lettori di vecchia data della serie: Nathan Never che fa il detective, e lo fa per davvero senza intuizioni miracolose calate dal cielo per opera dello spirito santo, l'invadenza sgradevole e cinica dei mass media e la presenza di alcune figure squallide che lucrano attorno al dramma. E fin qui va tutto bene, specie se considerate che per 188 pagine (ossia i primi due albi nella loro interezza) la soluzione dell'enigma sfugge al lettore e la cosa non può che provocare il suo coinvolgimento. 


Poi il treno esce dai binari... 
Ma appunto, arriva il finale. Un finale che in buona parte spazza via l'ottimo lavoro fatto fino a quel punto (e che rimane comunque la massa critica del prodotto finale) e in cui Perniola, a tuo personalissimo parere, finisce con l'esagerare forse anche nel tentativo di fare ulteriormente felici i  vecchi fans della serie. 
Perché in effetti la soluzione dell'enigma è per metà buona e per metà assurda e totalmente priva di credibilità. Se infatti il profilo del "dottor Blanc" (chi ha letto sa il perchè del virgolettato) è perfettamente coerente  e funziona benissimo (dall'evento che scatena la sua ossessione alla ragione del suo modus operandi), lo stesso non si può dire dell'estrattore di cuori che risulta del tutto fuori luogo se non addirittura assurdo (specie per la sequenza finale degna di un B-Movie...). Per di più, aggravante questa, che tale soluzione a dir poco forzata è del tutto inutile e sarebbe bastato qualcosa di più semplice (ad esempio SPOILER sarebbe bastato dire che era, che so, una vittima delle stesso killer, sfuggita però alla morte FINE).
Questo porta  dire che il finale della pur buonissima storia non riesce a valorizzare quanto letto in precedenza e finisce anzi per zavorrarla e affossarla in modo del tutto inatteso. 

Cinque personaggi in cerca d'autore
Altro elemento di interesse è legato alla presenza di tre nuovi personaggi che finiscono per accompagnare Nathan e Legs durante l'indagine. Diciamolo subito: i personaggi interagiscono bene, anche se ogni tanto c'è qualche esagerazione nelle caratterizzazioni che creano un po' di scontento. Così mentre Morrigan ne esce valorizzato (nella pur classica figura dell'agente onesto e tutto d'un pezzo) e Christine Trust ne esce a pezzi coerentemente con quanto già sapevamo di lei, qualche dubbio sorge per gli altri. Nathan finisce per essere un moralista stressante e talvolta fuori luogo, Legs è sempre più macchietta capace di pensare solo con i muscoli e risultando spesso fuori controllo ed imbarazzantemente inadeguata al lavoro che dovrebbe svolgere ed Ekene non è altro che una via di mezzo tra la nerd saccente tipica delle serie tv di oggi e una spalla comica a tratti irritante (a parte per la citazione di Ritorno al Futuro...quella ti è andata molto a genio). 
Da vedere comunque in futuro quale sarà il ruolo dei nuovi arrivati, per cui qui sospendiamo il giudizio.

Ah....conta poco, ma....possibile che ogni volta che gli agenti Alfa preparino un appostamento si facciano beccare in un nanosecondo? Vabbè. 

Disegni 
Tre autori diversi e tre valutazioni diverse. 
Inizia Andrea Cascioli, che offre una prova complessivamente migliore dell'ultima (questa), anche se ovviamente data la natura del primo albo si tratta principalmente di una sequenza di primi piani con giusto un paio di ambientazioni peraltro poco ricche di dettagli (giustamente visto che si tratta di uno scantinato buio e di una foresta...).  Da notare, comunque, che le sole scene non convincenti sono quelle d'azione, non sempre impeccabili (vedi la bizzarra traiettoria di caduta dell'infermiera a pagina 94...). Per il resto continuo a dire che questo suo nuovo tratto volutamente "sporco" non mi convince a pieno (lo preferivo ai tempi de "Il segreto dei Mutati"). 
Ottima invece la prova di Valentino Forlini (secondo albo), che riesce a trasmettere tanto l'adrenalina di un inseguimento quanto la tensione provata tra due protagonisti. E in generale molto a suo agio.
Su Gino Vercelli poco da dire. Coerente al suo stile che a te convince a seconda del tasso di umidità nell'aria, stavolta non ti ha emozionato, causa forse anche un finale narrativamente poco esaltante che condiziona la tua capacità di giudizio. O forse perchè ti sembra poco a suo agio con la componente tecnologica della serie.... 


Insomma
Una buona storia rovinata in parte da una soluzione evitabile e da una gestione non sempre impeccabile dei protagonisti. Ma non si può negare che ti abbia tenuto li per tre mesi come non succedeva da un po' di tempo. Peccato però, perchè poteva essere indimenticabile. 

Valutazione
Soggetto: 7-
Sceneggiatura: 6
Disegni: A) Cascioli: 6.5; B) Forlini: 7.5; C) Vercelli: 5.5





P.S: c'è anche una storia di 20 pagine scritta da Serra e illustrata dal sempre ottimo Giardo. Di per se sarebbe un buon riempitivo, serio, scritto bene e con un senso. Peccato che finisca con la solita presenza di Omega, un nemico che con la sua presenza svilirebbe qualsiasi storia. Gusti.... 


8 commenti:

  1. Ero curioso di leggere la tua recensione di questa storia tripla.
    Francamente la mia impressione è meno positiva della tua.
    Mi pare evidente l'intenzione di tornare un po' al NN delle origini (è stata anche reintrodotta Legs, che io non sopporto e che, giustamente, come scrivi tu, è diventata un po' una macchietta, quasi una caricatura di se stessa. Quanto rimpiango il vecchio Branko nel ruolo di comprimario principale...).
    La storia, confesso, non mi ha appassionato fino in fondo, ma questo è un po' il mio attuale approccio alla serie, alla quale sono affezionato, ma... Tuttavia riconosco che l'idea dei due serial killer che agiscono in correlazione, ma senza alcun apparente collegamento è stata molto buona e fino alla fine del secondo albo non si è capito praticamente nulla. Peccato, come hai evidenziato bene tu, per la scarsa soluzione finale, che getta un'ombra sul tutto.
    Interessante Morrigan, personaggio sicuramente da approfondire, molto meno Ekene. Nathan Never è un po' noioso, ma questa non era una storia dedicata lui.
    Una postilla sulla storia finale.
    Va bene, hanno deciso che le storie non devono essere vincolate alla lunghezza degli albi. Mi può stare bene. Però se devono completare gli albi con storie come quella che chiude il terzo albo, che sembra messa lì solo per riempire delle pagine, voglio uno sconto sul prezzo di copertina.
    Tutti i personaggi hanno dei problemi personali (e lo sappiamo, sono oltre 250 numeri che ci viene riproposto), Betty non può avere figli e Sigmung, visto che la sfiga non è mai abbastanza, ha una malattia genetica trasmissibile, Nathan ripensa un po' al suo passato (ogni tot pagine lo deve fare), Legs ha un qualche problema che non ho capito (ma non mi interessa tanto, l'ho già scritto che non la sopporto?) e alla fine salta fuori anche Omega, il cattivone più brutto e assurdo che la serie abbia mai sfornato. E ha anche le ali!

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  2. Che poi hai notato che Omega concluse sempre tutte le sue apparizione urlando il suo nome a dio solo sa chi o cosa? E che tutti i cattivi della serie hanno un sacco di tempo da passare davanti a un sacco di monitor per farsi gli affari degli altri? Aveva un senso, pure profondo, per Mister Alfa, ma qua....insomma...che poi Omega sembra un parodia di Skotos (per i toni profetici)e di qualche cattivo uscito da un manga...vabbè!

    In generale resto dell'idea che recuperare gli elementi dei primordi della serie sia una cosa fondamentalmente sbagliata per la natura stessa del genere fantascientifico che richiede sempre di guardare avanti. Siamo al paradosso di vedere tecnologie che sono già obsolete (tipo i ricordanti, che nel mondo dei cloud computing sono assolutamente anacronistici...)e siamo tornati a situazioni sociali molto ingenue ed elementari (tanto per dire, che fine ha fatto sub-city?). Vietti l'aveva capito e aveva creato una sua versione del mondo futuro con tanto di sparate nell'hard sci-fi e nella fanta-geopolitica, Rigamonti lo sa benissimo e punta su storie molto intimiste, Perniola invece si trova con il cerino in mano...

    Nota su Legs. Adoravo il personaggio sia nella versione seria per come era stata pensata dai tre sardi (in particolare proprio da Serra), sia nella versione comica a lei dedicata(fino al n° 37 compreso e specie quando a scrivere era Medda). Ma è un personaggio difficile da gestire e che alla lunga mostra dei limiti. Se poi torna in scena solo in ragione di un ritorno alle origini allora c'è poco da sperare. Davvero, l'unica storia recente in cui Legs è Legs è "Il faro di Alessandria", poi per il resto è il nulla assoluto... e si, anche io adoro Branko!

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  3. Omega è un esibizionista, solo che ha poco da esibire, oltre a un aspetto tamarro.
    E poi, sì, i cattivi della serie trascorrono il loro tempo a fare i guardoni. Siamo andati dall'Alfa all'Omega, ma l'attività sembra sempre la stessa.
    Da quello che scrivi vedo che il timore che gli autori stiano tentando di ravvivare la serie riprendendo i temi del passato non l'ho solo io. Molti albi del passato sono ottimi, così come molte delle saghe, ma sono stati scritti venti anni fa! Il mondo era diverso. Riproporre le stesse cose, per di più in un fumetto di fantascienza, temo sia controproducente. Anche l'anteprima del 269 mi ricorda molto i primissimi numeri...
    Purtroppo mi sembra che il ruolo di Branko sia stato un po' ridimensionato. Peccato, al di là dei miei gusti personali, pensavo che fosse un personaggio che poteva dare ancora molto (non a caso Vietti ha messo Gmor in Dragonero..., che sembra molto una versione fantasy dello stesso personaggio).
    Abbasso Legs e viva Branko!

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    1. E sarà un caso che Gmor mi sembri il personaggio più interessante della nuova serie, come ho indicato nella recensione di qualche giorno fa :-)
      Ah già...il prossimo numero...speriamo che Eccher riesca a sorprenderci, perchè le premesse non mi sembrano tanto allettanti. Diciamo che al momento ho parecchi perplessità su questo nuovo corso nel suo complesso. E oramai è passato abbastanza tempo (e abbastanza storie)da poter esprimere un primo giudizio...

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  4. Seguo NN da diversi anni ormai, e sono quasi riuscito a recuperare (e leggere) tutti i vecchi numeri dal 1991 in poi
    Molti aspetti ultimamente, a partire dalla fine della guerra dei mondi (ma già anche in qualche albo della guerra dei mondi) non mi convincono. Omega però è davvero qualcosa di ridicolo! E' troppo caricaturato! avete presente Zurg di toy story? Uguale! Era quasi stata una buona mossa quella fatta nell'albo 263 (lo spettro del futuro), dove almeno il personaggio era stato un minimo reso più serio, ma poi nel finale scade di nuovo: rispunta sto teschio del cacchio, si rimette a parlare da solo in preda a vaneggiamenti. Solo che non è quel genere di pazzo che fa paura, ma che fa solo ridere... vien voglia di andar lì, dargli una pacchetta sulla spalla e dirgli di calmarsi che va tutto bene

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    1. Credo che il 99% dei fans di NN sia d'accordo con te. ...i "cattivi" di maggior successo degli ultimi anni erano stati personaggi molto più "umani" (Mr. Alfa, Aran Darko) che rappresentavano una soluzione moderna. Omega è fuori tempo massimo, una copia di vari cattivi già visti (Aristotele Skotos per la vocazione messianica e Mr.Alfa per il controllo costante di ogni evento). Un cattivo che mi sembra (ma potrei sbagliare) frutto di un errore di fondo: o si rinnova o si conserva....i revival, come quello che sta vivendo la serie dal n°250 dopo un po' stancano.....dove sono le nanotecnologie? Il trans-umanesimo? Le clonazioni? Siamo tornati ai ricordanti (nel mondo delle chiavette USB e degli HDD esterni) e ai Cyborg degli anni '80....

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  5. E poi non trovate che nathan stia diventando eccessivo nelle sue paturnie mentali? Nel tentativo di mantenere il suo carattere di "tenebroso" con un doloroso passato alle spalle, lo stanno snaturando del tutto: ormai si fa pipponi mentali per ogni roba, sembra una quindicenne col ciclo
    Un tempo sapeva anche ridere e scherzare, facendo "il musone" solo nel momento e nelle occasioni giuste, ora invece esagera nel suo essere appunto "musone", sfocando anche lui nel ridicolo

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    1. Qui invece dipende molto dall'autore.....A mio parere per ora quello che interpreta meglio il personaggio è Rigamonti, che mi sembra anche quello che è riuscito a dare una maggiore impronta personale. Ecco, semmai è vero che il personaggio cambia moltissimo a seconda di chi è lo sceneggiatore, il che in qualche modo disorienta... ma anche qui è una mia impressione!

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