venerdì 24 maggio 2013

Saguaro #13 - Sentenza di morte. La recensione

Il mese scorso osservavo come dopo tanti albi (beh, non tanti...diciamo il numero giusto) di presentazione la serie stesse dando il tanto atteso segnale di essere sul punto di esplodere in tutto il suo potenziale e la serialità, dichiaratamente strutturata sul modello delle moderne serie tv, stesse per diventare uno dei punti di forza. Ovviamente ci vorrà qualche mese per dire se questo è vero o meno, ma per il secondo mese consecutivo la mia impressione rimane confermata. 

Il processo e le vendette
Partiamo dalle cose immediate: parlare del singolo albo ha senso fino ad un certo punto dal momento che, così come valeva per "Uccidete il testimone", anche qui siamo di fronte ad una storia che ha le sue fondamenta in mesi di attenta programmazione. Ma poi ci torniamo.
Intanto limitiamoci a questo albo e diciamo che sembra preso dalle migliori serie poliziesche attualmente in circolazione. Una miscela ben calcolata tra il processo a Noah Folsom e la vendetta di Cobra Ray in un lento crescendo dove nulla è lasciato al caso e dove Enna trova anche il modo di gettare le fasi per la prossima trama tenendo il lettore con il fiato sospeso.

La continuity
Stringente come sempre e oggettivamente anche molto sorprendente nei suoi sviluppi. Cobra Ray sfugge parzialmente allo stereotipo del criminale assetato di vendetta e Noah Folsom incontra un destino diverso da quello che mi sarei aspettato dal nemico numero uno della serie.
A conti fatti questo albo segna una parziale chiusura di un'immaginaria prima stagione e getta le basi per la seconda fase. Il che è assai interessante.

Disegni
Passiamo alla prova di Elisabetta Barletta. Più che la tecnica (per la quale non ho competenze per esprimere un vero giudizio) a piacermi è la, pardon, funzionalità dei disegni alla vicenda. Che peggio non potevo dirlo. Ci riprovo. Forse non sono i disegni più belli o più dettagliati, ma di certo riescono a suggerire le sensazioni che la narrazione vuole trasmettere. E Cobra Ray comunque è particolarmente ben rappresentato.

Valutazione
Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7.5
Disegni: 7-



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