venerdì 19 ottobre 2012

Return of the Crimson Guard. Ossia: meraviglioso!

Della saga di Malazan ho già parlato più volte (qui, qui e in un certo senso anche qui ). Finora però mi ero limitato (se così si può dire) a leggere i libri di Steven Erikson (al momento sono fermo a "I Cacciatori di Ossa"), mentre avevo ignorato l'altra metà del cosmo rappresentata dal coautore Ian Cameron Esslemont. Ragione? L'Armenia ha acquisito i diritto relativi ai libri del primo ignorando quelli del secondo (e ancora oggi si dice del tutto disinteressata alle sue opere). 
Problema: per capire la saga nel suo complesso i libri di Esslemont sono necessari. 
Specie "Return of the Crimson Guard", collocato temporalmente subito dopo "I Cacciatori di Ossa" e che narra eventi assolutamente miliari per l'economia della sterminata e meravigliosa saga. 

Alla fine arriviamo alla domanda che conta. Com'è questo libro? 
Beh, diciamo così: prendi tutti gli elementi che fanno grande Erikson e mettili in autore che riesce a marcare la propria differenza nel rispetto dello stile narrativo a cui ci siamo abituati e che esalta gli aspetti militari della storia in maniera incredibile e hai la risposta. 
Forse mancano quei momenti di sarcasmo e leggerezza con cui venivano caratterizzati i personaggi di Erikson e per certi versi vengono meno molti dei momenti di profonda riflessione letti in passato. Ma è normale: Esslemont introduce una marea di nuovi personaggi e quindi lo spazio è minore. 
La cosa impressionante però è questa: anche se non sono un maestro di inglese e benchè il libro conti ben 1046 pagine la lettura mi è riuscita facile ed appassionante.
Una marea di colpi di scena e un sacco di personaggi straordinari (e spesso con personaggi che si rivelano totalmente diversi da quanto ci era stato fatto credere....tipo Mallick Rel e Viaggiatore....) e una doppia battaglia finale assolutamente epica. Anzi di più.....

SPOILER ....perché lo scontro tra l'esercito Malazan e la Guardia Cremisi (che si dipana su circa 200 pagine) è un continuo colpo di scena che alterna attimi di pura esaltazione a scene di profonda amarezza e che consegna momenti assolutamente indelebili all'immaginario del lettore. 
FINE SPOILER


Da leggere . Magari con un po' di pazienza causa eventuale scoglio linguistico, ma ugualmente da leggere. 
E ora tocca leggere anche Stonewielder insomma.... 

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