lunedì 5 agosto 2013

I 10 peggiori colpi di mercato della storia del Milan

Segue dalla puntata precedente dedicata alla Juve. E lo so...non vedete l'ora che arrivi settimana prossima che tocca all'Inter. 

E allora diciamo subito che a differenza della Juve il Milan ha avuto negli ultimi 25 e più anni la fortuna di avere sempre lo stesso responsabile di mercato. Cioè quasi come l'Inter, ma ai milanesi sbagliati è toccato Branca e quindi fa niente. 
Però nonostante tutto qualche minchiata l'ha fatto pure quel tizio calvo e isterico... 

10- Klaas-Jan Huntelaar 
Da circa 15 anni quando il Milan compra dall'Ajax si trova bidonata (Bogarde, Davids, Kluivert). A meno che, ovviamente, il giocatore ex-Ajax non sia prima passato dall'Inter (Seedorf e Ibra..).
Huntelaar arriva al Milan per 15 milioni e con l'etichetta del crack sicuro. Poi si scopre che il crack se lo fuma e viene rispedito al mittente alla fine di una stagione in cui questa specie di palo della luce segna solo 7 gol. Che è come dire che i suoi gol valevano due milioni l'uno. 

9- Winston Bogarde 
Trovare una foto del Bogarde milanista è difficilissimo. Pensate che perfino sulla Wikipedia c'è solo sta foto orrenda...
E vorrà pur dire qualcosa.....
Diciamo solo che Bogarde ha giocato bene solo in Olanda....

8- Fernando Redondo
Un altro vezzo del pelato è quello di andare a comperare giocatori in Spagna. Sempre in Spagna, a costo di pagare cifre impossibili e trattare lo stesso giocatore per 2-3 stagioni. 
Redondo, o meglio il cugino sfigato del grande giocate del Real Madrid, arriva al Milan per 25 milioncini. Che nel 2000 sono ancora una cifra della madò (mentre ad oggi ci compri giusto uno tra Storari e Moscardelli). E si scassa dopo 8 secondi netti. 
Lascia una grande impronta: 16 partite giocate in 4 anni.

7- Ricardo Oliveira 
Per fortuna che allo sfanculatore di bambini fiorentini piace anche il mercato brasiliano. Che sei poi uno è stato sia in Spagna che in Brasile allora è amore a prima vista. 
Oliveira viene palleggiato per anni da Valencia, Betis, San Paolo e Santos. Poi per fortuna arriva il Milan che lo paga 15 milioni, fa contenti tutti e lo annuncia come il nuovo fenomeno.
Dura una stagione nella quale si distingue per lo spaccio di cocaina dalla parti di Lambrate. 

6- Christian Ziege
C'era una volta Ziege. Un giocatore esteticamente orrendo, dai piedi di balsa e con l'intelligenza tattica di un orso ubriaco. Che aveva fatto carriera al Bayern nel periodo meno glorioso della sua storia. 
Rimarrà al Milan per due stagioni. Dopo di che la dirigenza da disposizione che ogni prova al riguardo venga distrutta per sempre. 

5- Edgar Davids 
Grandioso giocatore dell' Ajax dei fenomeni e idolo della tifoseria bianconera. Passato rapidamente anche al Milan, usato alla cazzo di cane e regalato alla principale rivale diretta. 
Ma LOL!
 4- Patrick Kluivert

Stesso discorso di Davids. Fantastico all' Ajax e al Barcellona, ma pipparolo al Milan.
A fine stagione la Juve ci dice "Sai che c'è? Che ci prendiamo anche questo!". Ma il Milan non è l'Inter e ha risposto "Sai che c'è? Col cazzo!". Peccato... 

3- Rivaldo 
La storia di un incompreso. I tifosi urlavano "abbiamo Rivaldo" e  Rivaldo che urlava "Ho i reumatismi!".
Andò malissimo. In compenso lui gioca ancora nonostante abbia 72 anni.

2- Javi Moreno
Nel 2001, anni d'oro ma con la Spagna che già macinava vittorie, 31 miliardi di lire erano una cifra da grande giocatore. Soldi che l'Alaves non aveva mai visto e non ha mai più rivisto e infatti impacchettò questo tizio e lo spedì via nave in Italia. C'è che poi a Milano si sono dimenticati di spacchettarlo. Ma andava bene lo stesso perchè a fine anno lo hanno rimesso sulla barca e gli hanno fatto ciao con la manina.

1- Josè Mari 
Ah....Josè Mari!
Una storia grottesca la sua. Nel 1999 l'Atletico Madrid stava per nominarlo nuovo raccatta-palle, ma poi apparve la Roma che offrì 35 miliardi. Ma vuoi che Galliani perda un giocatore della Liga? E giù con 40 miliardi! Il presidente dell'Atletico ovviamente acconsentì e appena Galliani uscì dalla stanza iniziò a ridere. E pare stia ancora ridendo oggi. Che Josè Mari sulla fascia sapeva fare tutto. Eccetto crossare, tirare, segnare e passare la palla. 







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