Non intensamente come anni fa, quando la mamma ti prendeva a forbiciate nella schiena che le avevi rotto le balle con la musica sparata a mille, ma ancora spesso. Cioè spesso se ti va musica da sega-ossa.... uff...ok, come preambolo può bastare. Assai...
Amon Amarth. Cioè oggi si parla dei vichinghi.
Cantori autorizzati direttamente dagli stessi Dei norreni, noti per la capacità di alzare un muro sonoro di tale impatto che ti si sbriciolano le ossa. E oggettivamente: gruppo che dal vivo spacca i culi (peraltro i loro concerti durano tra le 2 e le 3 ore...).
L'inizio.
Si inizia da un mini del 1996 equiparabile ad una reliquia dei tempi andati: Sorrow throughout the nine worlds, titolo che fa vichingo su una scala da zero a "arriva il drakkar e raderanno al suolo il villaggio".
Che, si, la copertina fa schifo al cazzo. Però la title track (QUESTA) era una roba pazzesca. Che erano 5 pezzi grezzissimi come solo agli albori si possono fare che già te li facevano amare.
E si arriva subito al 1998. Quando sparano una roba che da sola basterebbe per dire "oh, noi il nostro lo abbiamo dato, possiamo vivere di rendita e voi arrangiatevi". Che vuol dire? Che hanno dato alla luce Once sent from the golden hall.
Che si, la copertina fa ancora schifo. Ma è l'ultima che fanno male. Che poi anche l'artwork vuole la sua parte!
E qui rulla tutto. Nell'ascoltarlo ti segano le ossa a colpi di chitarra e ti sanguinano le orecchie che è una meraviglia. Pezzi fighi? Mah...tutti! Tipo "Victorious March" . Ma è solo una delle perle.
La fine della prima era
Non paghi i baldi vichinghi, finito di bruciare villaggi in giro per l'Europa e di rapire giovini principesse per il mero gusto di farlo, decidono di darci dentro di nuovo. E, nel 2000, arriva l'album che ti ha fatto impazzire la prima volta: The Avenger (che si, c'è anche Thor, ma non quello della Marvel purtroppo e neanche i suoi compagni d'arme...).
Emmò la copertina adesso è bullissima. Che invero (!) di canzoni te ne piacciono per davvero solo 3. Ma andresti ad un concerto solo per quelle 3 e fanculo il resto. Quali sono? Sotto!
Le altre mi son piaciute meno. Ma sembre abbondamente sopra la media .
A questo spettacolo su cd segue, nel 2001, The Crusher.
Cover carina, non fosse per il vichingo disegnato da un infante...
Che come album non era male, aveva i suoi bei pezzi, tipo Masters of War. Solo che alla fine era il 3° album perfettamente uguale che facevano (3+1 con il mini...) e quindi non lo hai mai amato alla follia. Carino, ma niente di che...
Il picco della prima era
Anno del signore 2002 (l'era norrenica non la so...mica ho letto l'Edda poetica...). Vede la luce Versus the World.
E con la cover ci siamo di nuovo.
Ecco: se esiste una colata di acciaio più maestosamente epica di questa non ho ancora avuto modo di ascoltarla. Tanto era epico Once sent from the Golden Hall quanto questo è da mitologia.
Due pezzi su tutti:
1- La massacrante e devastante Death in Fire;
2- e la title track più spettacolosa di sempre, ossia Versus the World.
Ah...si noti che la sua voce è sempre più bassa, roca, cavernosa e potente.
La fine, poco gloriosa della prima stagione
Nel 2004 i nostri tornano a farsi sentire. Con Fate Of Norns. Solita carica di mitologia norrena e soluzioni interessanti. Qualche innovazione....ma pochissimo mordente. Che l'album alla fine è discreto, ma dopo quanto visto e sentito finora ci rimanevi offeso...
(nella sua semplicità è forse la copertina che apprezzo di più)
Alla fine di questo album salvi per davvero poca roba. Però anche qui ci sono delle perle. Una tra tutte: Arson .
La seconda era e tre cd della Madonna.
Seconda era perchè, pur vincolati dal genere, apportano qualche modifica al precedente stile. Non molto ma qualcosa si nota. Se possibile il muro sonoro diventa ancora più massiccio. E le chitarre restano quelle di sempre, solo più lente.
Si inizia con With Oden on our Side, 2006.
(si, dai, cover al risparmio questa volta...)
Che fino alla quarta traccia ti era piaciuto, ma niente di che. Poi arriva la quinta canzone. Arriva Gods of war arise, segue With Oden on our side e da li via fino alla fine con la bava alla bocca .
Nel 2008 esce l'album che che ho consumato a forza di ascolti. Una manna dal cielo di nome Twilight of the Thunder God
(copertina da top 10 del millennio)
Qui è facile. Tolta la seconda traccia, Free will sacrifice, non ce n'è una che non vada asoltata millemila volte. Ne prendo due:
Infine, ma solo per ora, arriva, nel 2010, Surtur Rising. Surtur, il gigante di fuoco che sta a guardia di Muspellsheimr, il regno di fuoco, e che nel giorno del Ragnarok brucerà la Terra con la sua spada. Che aspettarsi da un cd del genere? Fuoco e fiamme ovviamente...
(vi avevo detto che le cover meritavano...)
Ultima fatica. Per ora. E anche qui tanta roba. Una su tutte: A Beast am I.
E noi si chiude qui. Che gli Amon dominano e c'è poco da aggiungere.
Nessun commento:
Posta un commento