Le saghe fantasy, si sa, tendono ad avere tutte un difetto in comune: essere praticamente uguali. Troviamo: una quest, ossia un viaggio alla ricerca di qualcosa, un gruppetto di impavidi in cui il protagonista è il personaggio meno eroico, una minaccia oscura proveniente da terre lontane, i buoni che hanno eserciti coraggiosi ma piccoli e le grandi orde nemiche. Di solito poi lo scontro si risolve per l'intervento risolutivo del protagonista quando oramai le forze del bene stanno perdendo e sono state messe sotto assedio dai cattivi.
Circa. Tutto derivato da Tolkien. Magari carino, ma alla lunga noioso e ripetitivo. Ragione per cui adoro autori vagamente diversi. Robert Jordan (compianto) , China Mièville. George Martin e soprattutto Steven Erikson.
Oh, la saga in Italia è stata pubblicata con il nome de "La caduta di Malazan", che è un clamoroso errore di traduzione. E a dire il vero, specie nei primi due volumi, si notano delle traduzioni un po' forzate e qualche errore qua e la. Poi la cosa si risolve. Non fosse per le copertine dimmerda dell'Armenia...che bastava pubblicare quelle originali...esempio? Sotto:
l'originale del primo volume
La spettacolosa copertina dell'edizione limitata, con Anomander Rake e la spada Dragnipur
la copertina italiana, con le proporzioni sbagliate e una fortezza nel, uh, deserto dell'Ariziona???
Non temete che hanno fatto di peggio e in fondo al post metto tutti i confronti. Vedere per piangere...
Ma prima. Di che parla The Malazan Book of the fallen? Che per la nota: sono 10 libri (e da noi i volumi 3, 6 e 7 sono stati divisi in due parti...così...per fare...).
Ecco...difficile dirlo perchè c'è davvero tanta roba. Prima (I Giardini della Luna) si parla di un Impero dilaniato dalle rivalità interne. Poi si passa su un Continente lontano dove lo stesso Impero ha avviato da 12 anni una lunga e sanguinosa guerra di conquista. Battaglie tra maghi, intrighi, omicidi e antiche minacce sepolte da antiche guerre. Fantasy allo stato puro, con decine di razze innovative ed una teologia straordinariamente coerente.
Poi si cambia. E si passa su un altro Continente (Sette Città), già occupato dall'Impero Malazan. Una rivoluzione guidata da un antico culto mai morto. L'epica anabasi dei fuggiaschi guidati da un generale duro come l'acciaio. E non solo.
E si torna al primo Continente con l'insorgere di una antica minaccia oramai dimenticata e l'ascesa di un nuovo nemico capace di divorare il mondo e che costringe nemici irriducibili a stringere alleanze impensabili e a muovere nuove guerre. E via dicendo, di volume in volume.
Ecco: se amate il fantasy puro; se amate la guerra descritta nei minimi dettagli e in tutta la sua drammaticità; se volete personaggi maturi e complessi; se volete una cosmologia ed una teologia impeccabile e sensata; se desiderate creature arcane; se desiderate personaggi che non siano solo i classici sprovveduti con un grande fardello; se desiderate un mosaico enorme che va a comporre una sola grande epopea. Tutto in questa saga. E molto di più.
la prima vera scena della saga...che si comincia bene...
3 personaggi (con un quarto sullo sfondo) che alla fine uno tende ad adorare...specie Ben lo Svelto....
Uno dei personaggi più epici della saga....
il più epico. E basta.
Le copertine si diceva sopra... ne mettiamo un paio per fare il confronto... e rabbrividire...
Deadhouse Gates - La dimora fantasma. Volume II
forse la copertina più brutta della storia recente..
House of Chains - La casa della Catene. Volume IV
ahimè...è vera.....
Ottima raccolta d'immagini di una delle più belle saghe fantasy (x adulti) che abbia mai letto ( e anche mooooolto lunga :) )
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione! E' da tanto che non prendo in mano un buon fantasy, essendo diventato sempre più esigente negli anni, così ho navigato un po' leggendo recensioni sugli autori più recenti. Beh, mi hai convinto. "I giardini della Luna" sono stati un'immersione vorticosa. Storia a parte, ho molto apprezzato lo stile di scrittura complesso, a mosaico, i cambi di prospettiva frequentissimi, l'azione che precede la spiegazione, i dettagli forniti con il contagocce. Una volta chiuso, ho cominciato subito a rileggerlo, unendo i vari punti. "La dimora fantasma" mi pare già più lineare come esposizione, comunque procederò di sicuro con la lettura di tutta la saga.
RispondiEliminaio ci sto provando a leggerlo, ma faccio davvero tanta fatica. Troppi personaggi, troppi cambi di prospettiva, prolisso, ad ogni pagina mi rendo conto di essermi perso e devo ricominciarla dall'inizio. Ho finito i giardini della luna a forza e ora ho iniziato il secondo, ch sembra un po meglio ma faccio la stessa fatica del primo.
RispondiEliminaApprezzo la maturità e la comlessità del tutto, ma lo trovo di una pesantezza assurda.
mistborn per es. altro fantasy per niente banale scorreva via con tutt'altra fluidità.