Per la serie: cose difficili da dimenticare.
Prendete un centenario molto furbo e molto poco disposto a
farsi trattare da vecchio. Un criminale in pensione, il gestore di un chiosco
che è un quasi-medico, ma anche un quasi avvocato e un quasi dentist (e tanti
altri quasi), una donna piuttosto brava a bestemmiare, un delinquente vero, un
paio di scagnozzi idioti, un commissario di polizia depresso e un giudice
vanitoso.
Prendete poi la vita di Forrest Gump e al suo posto
metteteci quel vecchio (ovviamente quando era giovane dal momento che si tratta
di flashback).
E alla fine avete questo libro. Che vuole essere leggero,
divertente quando non anche demenziale. Ci riesce alla perfezione e riesce
anche a tenere il lettore con gli occhi incollati alle pagine, in attesa di
conoscere storie passate e presenti del vecchietto in questione (che di nome fa
Allan).
Per carità: ben lungi dall’essere un capolavoro (e visto il
genere comico a cui appartiene è anche difficile che possa esserlo). Ma alla funge
perfettamente al suo scopo: far passare al lettore un po’ di tempo nel
divertimento.
Non un acquisto obbligato, ma se volete leggere qualcosa di
più leggero, solo per puro divertimento mi viene difficile non dire che fate un
buon acquisto.
Nessun commento:
Posta un commento