Premessa fondamentale
Il primo capitolo di Independence Day era, come sapete tutti e come tutti hanno ripetuto fino alla nausea, un film cretino e pieno trovate talmente stupide da fare il giro e darsi una sberla da solo. Però nonostante tutto vai a vedere il secondo capitolo. Uno dovrebbe chiedersi il perchè. E anche dovrebbe chiedersi perchè avesse della aspettative attorno al sequel non richiesto di un film tutt'altro che indimenticabile. Quel qualcuno nel caso sono io e cerco di darmi ora delle risposte.
Nel 1996 avevo dieci anni, di fantascienza non sapevi nulla, di fisica ancora meno e ti divertivi appena vedevi esplosioni e catastrofi senza tanto interesse per la trama. Ecco quindi che al tempo ID (per amor di sintesi) era entrato nelle tue grazie ed ecco che di conseguenza il sequel mi aveva suscitato un sincero interesse. Un interesse che tra l'altro non aveva neppure troppe pretese: qualche esplosione, un po' di catastrofismo e qualche battuta scema. Non ti serve altro, non pretendi altro. E allora via, andiamo a vedere questo film.
Il film in poche parole
10-15 minuti. L'illusione di poter essere davanti ad un film quantomeno funzionante dura esattamente 10-15 minuti. Minuti nei quali ci viene presentato un mondo ucronistico e ci viene sparato in faccia qualche mezzo volante di nuova concezione. Poi finisce tutto e finisci in un bruttissimo posto.
Un luogo desolato chiamato "cinematografia di Emmerich".
A quel punto vieni travolto da un'orda di personaggi completamente fuori luogo e/o inutili e situazioni imbarazzanti senza neppure il contentino di un minimo di appagamento visivo.
Traduco: il film è noioso. Non c'è ritmo se non a tratti, le scene di azioni, poche e poco originali, si alternano a lunghi momento di vuoto narrativo. Vuoto che viene riempito da personaggi improbabili (il signore della guerra armato di machete), ridondanti (la dottoressa degli "scarabocchi") o addirittura superflui (Liam Hemsworth e il tizio che fa il contabile con la panza sono due esempi manifesti), che non danno alcun contributo ne allo sviluppo della storia ne al semplice intrattenimento dello spettatore. Per non parlare dell'uso totalmente casuale e illogico che viene fatto dei vecchi personaggi. Passiamo dalla prova imbarazzante di Bill Pullman (a metà tra il barbone e il tossico scappato dal Sert nonchè unico uomo ad essere impazzito per il contatto con gli alieni) ad un Judd Hirsch ficcato a forza e controvoglia in una pellicola nella quale non centra nulla.
Fatta eccezione per il personaggio di David Levinson tutto il resto è dimenticabile.
Due ore piene di battute che non ti hanno fatto ridere e di momenti in cui le "citazioni" del primo capitolo diventano delle ruffianate dietro al quale si nasconde una sorta di remake occulto e non richiesto. E non ci vuole molto spirito di osservazione per accorgersi di questo particolare: la trama, i tempi e le situazioni sono identiche a quelle del film di 20 anni fa con l'aggiunta tutt'altro che apprezzabile di una lunga sequela di sottotrame che portano al nulla assoluto. Talmente identiche che ti chiedi che senso avesse farci sopra un film se non hai idee innovative. Ah si...a farci dei soldi... (1).
Quindi
Ci sono davvero troppe falle nel film per richiamarle tutte, per cui faccio il sunto.
Una brutta storia, una sceneggiatura piena di buchi e che non sta in piedi in alcun modo, momenti di noia e zero appagamento visivo nonostante l'enormità spesa in effetti speciali (salvo tipo i 2 minuti 2 dedicati alla distruzione di Shanghai e Londra).
Un brutto film. Talmente brutto da non valere il tempo che ci ho dedicato. E basta.
P.S: Hollywood cara... io capisco che la Cina ti paga le bollette del gas e pure l'affitto dell'attico. Ma certe strizzate d'occhio e prese di posizione sono praticamente imbarazzanti,,,
(1) Senza tanto successo però. Il film è costato la bellezza di 165 milioni di dollari e ne ha incassati 387. Non è un flop, ma neppure lontanamente un successo. Fate conto che il primo capitolo era costato 75 milioni e ne aveva raggranellati 817 (i dati in questo caso non tengono conto dell'inflazione).
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