martedì 11 luglio 2017

Spider-Man: Homecoming - La recensione.

Prima del film. Da qualche parte ad Hollywood. 


Sono le 11.30 di mattina e Jon Watts si trova seduto in un angolino di un pub. Sta aspettando pazientemente mentre sorseggia una spremuta di arancia e mangiucchia senza troppo entusiasmo un muffin al gusto banana-mela-cocaina. 
Nel locale entra un azzimato signore di mezza età con indosso un elegante ma sciupato abito marrone sopra ad una camicia bianca leggermente stropicciata. Pezzo grosso di Hollywood, ha sulla coscienza diversi sequel e remake orrendi
L'Azzimato si siede allo stesso tavolino di Jon e dopo averlo salutato in modo cordiale ma formale posa sul tavolo un fascicolo. Sulla copertina del fascicolo c'è una scritta: "Spider-Man:Homecoming". Jon inizia ad essere ansioso.
- Allora, - dice l'Azzimato rompendo il momentaneo silenzio, - ecco qua la tua sceneggiatura, come avevi chiesto... 
Jon allunga la mano destra e accarezza distrattamente il fascicolo contenente la sceneggiatura. Intanto l'Azzimato continua a parlare, quasi fosse un ronzio di fondo.
-...................................e niente storia delle origini che...
Jon smette di essere distratto.
- Come niente origini??? - chiede Jon.

- Come non lo so, arrangiati. Però basta con ste cazzo di origini di Spider-Man!
- Ma perchè???
- Perchè la storia del ragno, dello zio e delle grandi responsabilità che comportano grandi casini oramai la conoscono anche i beduini del deserto e i lemuri del Madagascar. Ha rotto le palle. 
- Ah....vabbè, potrei dare risalto alla sua vita nei vendicatori ora che..
- Vendicatori? 
- Si
- No.Niente Vendicatori. 
- Si, un sacco di Vendicatori! Già che li abbiamo... - insiste Jon con sguardo languido. Non funziona. L'Azzimato non si smuove. 
- Cerco un altro regista?
- No. 
- Bene, bravo.
- Allora i compagni di classe... ho un'idea per Flash che...
- No.Niente ragazzi bianchi e biondi pieni di soldi e steroidi, per carità... 
- Neanche Flash e M.J.?
- No.
- Ma perchè????
- Perché è un cazzo di film su Spider-Man! E perchè siamo nel 2017, cristo! Ne abbiamo già fatti 176974898741 di film con zii e tizie rosse di capelli che inspiegabilmente sembrano non vedere l'ora di scopare il nerd sfigato di turno! Niente Vendicatori e niente fottuti giocatori di football! 
- E che diavolo devo fare???
- Non so....tipo mettere in scena un film moderno e decente e che faccia felici orde di fan che da decenni aspettano un film di Peter Parker ambientato nel Marvel Universe? E ovviamente senza andare fuori continuity eh! Mi raccomando!
Jon ci pensa. Sorseggia il caffè. 
- Capito. Provvedo. 
Azzimato si alza e se ne va. Non sembra convinto.
Ma l'Azzimato sbaglia. Il punto è che Jon Watts ha capito davvero come fare. Il che è abbastanza difficile da spiegare. 
Ci provo. 

Una sera d'estate, al cinema

Mi aspetto un certo tipo di film e un certo tipo di storia.
Che so, una cosa che inizi a prima dell'incontro tra Spidey e Tony Stark, magari una cosa che spieghi come tutto è iniziato. Non che ne abbia voglia, ma pare che questo sia il copione fisso e inamovibile di ogni film griffato Marvel.
Passano i minuti. Il film si fa interessante, il protagonista smette di sembrarmi un emerito Minchia e diventa sempre più il Peter Parker che speravo di vedere.
Appare la zia May che tutti vorremmo conoscere e, miracolo, per la prima volta il personaggio non mi fa venire il solito prurito alle mani.
Compare Tony Stark che però, altro miracolo, non ruba la scena a nessuno, tanto meno al protagonista.
E delle origini del personaggio nessuno parla. Neppure della morte dello Zio Ben. Jon "Senza H" Watts si adegua bene alle richieste dell'Azzimato e preferisce dare spazio ad una storia originale.
La prendo come qualunque fan dell'Uomo-ragno presente in sala: 

YEAH! Soldi spesi bene!

Si ma il film? Come diavolo è questo film??? 
Ecco, il film è piacevole, divertente e anche parecchio interessante. Non un capolavoro e neppure un film che faccia concorrenza al meglio finora prodotto sotto l'etichetta del Marvel Universe (ossia gli ultimi due capitoli di Capitan America ed entrambi i film dei Guardiani della Galassia), ma è ugualmente molto meglio di altri film del genere (giusto un paio di spanne sopra a Dr. Strange, per fare un esempio).
Peter Parker è esattamente se stesso, un nerd, timido, geniale ma introverso. Convince ed è perfettamente al passo coi tempi. Lo stesso vale per i suoi compagni di scuola, tutti rielaborati in chiave moderna e aggiornati alla società di oggi. Capiamoci: può non piacervi un cambiamento del genere, ma quello che vedete nella scuola di Spidey è quello che davvero trovate oggi nel mondo reale. Etnie diverse, estrazioni sociali diverse e caratteri diversi. In sostanza uno spaccato ad oggi molto più credibile di quello offerto da un giocatore di Football bianco e biondo o dalla modella della porta accanto coi capelli rossi. Senza nulla togliere alle origini. Ma anche senza nulla togliere alle orde di spettatori che vanno a vedere i film e che legittimamente non hanno mai letto un fumetto.
Lo stesso discorso vale per tutto il contesto. Si va da Tony Stark che funge da (credibilissimo) mentore, alla zia May aggiornata al 21° secolo e non più vecchia decrepita stracciamaroni, per finire con un Ned tanto diverso quanto perfettamente complementare a Peter Parker.
Tutto bellissimo, specie perchè funziona tutto.
Perfino, per una volta, le gag.
Capiamoci: non mi da fastidio ridere, anzi. Solo che non mi piace la comicità a tutti i costi anche quando non serve. Peter che corre per il prato e viene innaffiato d'acqua fa ridere e lo apprezzo. Il mantello del Dr. Strange che fa le mossette annientando l'epicità di un combattimento invece non mi va per niente bene. Chiaro? 

Ah già, la trama...
Si, ci sarebbe anche una trama. E un villain.
Distinguere però questa trama da quella di un qualunque altro film dello stesso genere ha senso molto limitato. Il villain scelto non è il più famoso e la trama ruota più attorno all'universo dei Vendicatori che non al mondo quotidiano di Spider-Man, che pure è protagonista assoluto.
Ma francamente la trama era la cosa che mi interessava meno. Se hai il contesto giusto riesci a venirne fuori ugualmente e infatti Watts mette in scena tutto il percorso di crescita dell'eroe anche in questo contesto leggermente diverso da quello abituale.
Sul serio: è un film Marvel che introduce un "nuovo" personaggio... davvero vi aspettate che perda ancora tempo a parlarvi della trama?? Ma dai!

Però.
Si.
Spieder-Man: Homecoming mi è piaciuto. Eccome.
Si. Dovete andarlo a vedere. 


P.S:
Tempo sullo schermo: 5 minuti scarsi.
Grado di memorabilità: altissimo. 

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