Soggetto:
Stefano Vietti
Sceneggiatura:
Stefano Vietti
Disegni:
Francesco Rizzato
Copertina:
Giuseppe Matteoni
Ma data la qualità raggiunta nel suo complesso dalla serie i complimenti vanno estesi tanto ad Enoch quanto a tutti i disegnatori che hanno contribuito a creare il mondo sempre più suggestivo di Dragonero. Perchè sarai anche uno che trova sempre il pelo nell'uovo, ma se una cosa è fatta bene e funziona lo dici volentieri (specie se si tratta di una serie che all'inizio non ti aveva convinto ma che poi col tempo ti ha fatto totalmente ricredere).
La trama, la continuity e le suggestioni
Non so esattamente da dove iniziare dato che di cose da dire ce ne sono parecchie, ma visto che va sempre bene parti dalla trama.
Che per non perdere tempo definisci: solida, intrigante e carica di suggestioni che un amante di fantasy può solo approvare. Solida perchè la narrazione corre via che è una meraviglia e perchè tanto i personaggi quanto i vari espedienti vengono utilizzati in modo intelligente. Intrigante perchè la storia è davvero interessante, sia per gli eventi narrati che per tutto il substrato che viene creato attorno al plot principale. E carica di suggestioni perchè...diavolo.. fanno il loro ingresso un intero popolo, una razza sostanzialmente ancestrale e una serie di comprimari definiti come dio comanda oltre al solito ottimo approfondimento su usi e costumi di un altro piccolo angolo di mondo. Chiedere di più è semplicemente troppo, specie parlando di due albi che fanno parte di una serie regolare che per sua stessa natura può essere valutata solo sul lungo periodo.
Quanto alla continuity vale la pena fare un discorso a parte. Sarà che è uno dei punti forti di Vietti. Ma è comunque innegabile che con questo doppio albo l'autore abbia ampliato di diverse miglia quadrate i confini di un mondo sempre più vasto e sempre più coerente (e questo secondo punto non è da sottovalutare data anche la complessità di molti elementi introdotti fin dall'inizio) dando sia l'impressione di avere davvero molto da dire in futuro (olè!), che di poter riservare enormi sorprese e grandi sviluppi anche sul breve periodo. Chi vivrà vedrà, ma è già da adesso una piacevole attesa.
Disegni
Facciamo così: da oggi parliamo dei disegni solo quando hanno qualcosa che non va. E dopo aver visto quelle isole volanti non puoi (neanche con la pistola alla tempia) dire qualcosa di negativo. Per cui, dato che non hai le competenze per entrare davvero nel discorso ti fermi qui dicendo che hai apprezzato ogni singola tavola. Se mi sbaglio...beh...chissene!
Concludendo
È bello quando le tue aspettative si realizzano. Se puoi le aspettative vengono perfino superate (e io sono decisamente pretenzioso) non puoi fare altro che lasciarti andare ad un sentito applauso. Ma d'altro canto non è un caso se Dragonero è una delle serie che leggi più volentieri in assoluto.
Voto
Soggetto: 8
Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 8
P.S: nell'improbabile caso ve lo stiate chiedendo ricordi che la tua serie preferita al momento è sempre Lukas (e lo rimarrà), seguita a brevissima distanza da Orfani. Giusto per dire due cose.
Che per non perdere tempo definisci: solida, intrigante e carica di suggestioni che un amante di fantasy può solo approvare. Solida perchè la narrazione corre via che è una meraviglia e perchè tanto i personaggi quanto i vari espedienti vengono utilizzati in modo intelligente. Intrigante perchè la storia è davvero interessante, sia per gli eventi narrati che per tutto il substrato che viene creato attorno al plot principale. E carica di suggestioni perchè...diavolo.. fanno il loro ingresso un intero popolo, una razza sostanzialmente ancestrale e una serie di comprimari definiti come dio comanda oltre al solito ottimo approfondimento su usi e costumi di un altro piccolo angolo di mondo. Chiedere di più è semplicemente troppo, specie parlando di due albi che fanno parte di una serie regolare che per sua stessa natura può essere valutata solo sul lungo periodo.
Quanto alla continuity vale la pena fare un discorso a parte. Sarà che è uno dei punti forti di Vietti. Ma è comunque innegabile che con questo doppio albo l'autore abbia ampliato di diverse miglia quadrate i confini di un mondo sempre più vasto e sempre più coerente (e questo secondo punto non è da sottovalutare data anche la complessità di molti elementi introdotti fin dall'inizio) dando sia l'impressione di avere davvero molto da dire in futuro (olè!), che di poter riservare enormi sorprese e grandi sviluppi anche sul breve periodo. Chi vivrà vedrà, ma è già da adesso una piacevole attesa.
Disegni
Facciamo così: da oggi parliamo dei disegni solo quando hanno qualcosa che non va. E dopo aver visto quelle isole volanti non puoi (neanche con la pistola alla tempia) dire qualcosa di negativo. Per cui, dato che non hai le competenze per entrare davvero nel discorso ti fermi qui dicendo che hai apprezzato ogni singola tavola. Se mi sbaglio...beh...chissene!
Concludendo
È bello quando le tue aspettative si realizzano. Se puoi le aspettative vengono perfino superate (e io sono decisamente pretenzioso) non puoi fare altro che lasciarti andare ad un sentito applauso. Ma d'altro canto non è un caso se Dragonero è una delle serie che leggi più volentieri in assoluto.
Voto
Soggetto: 8
Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 8
P.S: nell'improbabile caso ve lo stiate chiedendo ricordi che la tua serie preferita al momento è sempre Lukas (e lo rimarrà), seguita a brevissima distanza da Orfani. Giusto per dire due cose.
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