Capita che la tv non vada. Capita che i tuoi coinquilini siano usciti tutti. Capita pefino che il lunedì non ci sia mai un cazzo da fare. Insomma: capita che nella disperazione fai la prima cosa che ti viene in mente. Di solito, quando proprio non mi passa un cazzo, vado al cinema.
Ieri ad esempio sono andato a vedere The next three days. Il trailer non mi aveva fatto venire nessuna voglia di andare a vederlo. Anzi: non me ne fregava nulla della sua esistenza. Però era l'unica cosa che mi pareva interessante tra quelle proposte.
Sarà che sono baciato dalla fortuna, ma era pure un bel film. Non fosse per il fatto che non è banale come sembra e che alla fine mette pure addosso una sana dose di tensione.
In sostanza, se anche voi cercate un modo di passare due orette, andate a vedervelo, che merita.
La trama è questa: John Brennan (Russell Crowe) sembra vivere una vita perfetta fino a quando sua moglie, Lara (Elizabeth Banks), viene arrestata e condannata per un omicidio che sostiene di non aver commesso. A tre anni dalla condanna, John continua a battersi per tenere unita la famiglia, a crescere il loro unico figlio, Luke (Ty Simpkins) e a svolgere il suo lavoro di insegnante in un college pubblico, tentando sempre di dimostrare l'innocenza della moglie con ogni mezzo a disposizione. Quando la Corte Suprema respinge il loro ultimo appello, Lara tenta il suicidio e John decide che è rimasta solamente una soluzione possibile: organizzare l'evasione della moglie dalla prigione.
Ecco. ora sapete quello serve. Divertitevi.
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